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Bologna, Trasporto pubblico locale: Comune e Città metropolitana completano l’integrazione tariffaria

La Giunta del Comune di Bologna, guidata dal Sindaco Virginio Merola, ha approvato martedì 9 luglio la manovra prevista dal contratto di servizio con Tper, in adeguamento all’inflazione. La delibera andrà in Consiglio comunale e in Consiglio metropolitano.

Arriva a compimento l’integrazione tariffaria del sistema metropolitano bolognese di mobilità pubblica, come previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e dal Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU).

Un passaggio strategico che completerà il processo di integrazione tariffaria già avviata lo scorso anno per i sistemi di mobilità pubblica ferro-gomma (utilizzo combinato di ferrovia e bus urbano nelle città capoluogo), ampliandolo al sistema gomma-gomma (utilizzo, con un unico titolo di viaggio, dei sistemi urbani combinati con i servizi bus urbani/extraurbani) non solo per gli abbonamenti, ma anche per i biglietti di corsa singola.

Tper, inoltre, garantirà un incremento degli sconti per gli accordi di mobility management (acquisto di abbonamenti per i dipendenti da parte delle aziende).

Questo dell’integrazione tariffaria è un capitolo importante, che garantisce al sistema di mobilità metropolitana piena omogeneità con quello del trasporto pubblico urbano bolognese, nella direzione indicata dal PUMS. Bologna è la prima città metropolitana ad avere adottato questo piano e conferisce così a questo strumento strategico di pianificazione un nuovo e fondamentale tassello.

Un’integrazione tariffaria attesa da tempo e che oggi, con i provvedimenti del Comune e della Città metropolitana di Bologna, arriva finalmente ad un primo importante compimento, verso l’approdo finale alla comunità tariffaria ed al titolo unico per il treno e per il bus.

La delibera, così come stabilito dal contratto di servizio stipulato nel 2011 tra SRM (agenzia metropolitana della mobilità e gestore del contratto di servizio) e l’associazione d’imprese TPB con capofila Tper, prevede l’adeguamento biennale all’inflazione delle tariffe del trasporto pubblico locale poiché, a tutti gli effetti, è parte della remunerazione dei costi sostenuti dall’operatore per l’erogazione del servizio.
Per sei anni le tariffe non sono state adeguate all’inflazione.

Adesso, come previsto dal contratto di servizio, TPB ha presentato a SRM una proposta di manovra tariffaria che entrerà in vigore il prossimo 1 agosto. Non è previsto alcun aumento per gli abbonamenti mensili e annuali urbani (aumenti tra il 2 e il 3% per quelli extraurbani). La manovra quindi consiste, per l’area urbana di Bologna, nell’aumento da 1,30 euro a 1,50 euro del biglietto singolo, da 5 euro a 6 euro del biglietto giornaliero, da 40 euro a 48 euro dell’ecoticket e nell’adeguamento del city pass urbano da 12 a 14 euro. Per chi ancora non utilizza l’app Roger (che a partire dal 2020 beneficerà anche dell’utilizzo della carta di credito “contactless”) e decide di acquistare il biglietto a bordo dei mezzi, il costo si adeguerà a 2 euro dagli attuali 1,50 euro.

Questa manovra tariffaria interesserà solo il 25% dell’utenza, perché su oltre 110 milioni di passeggeri annui del sistema di trasporto pubblico bolognese, 83 milioni fanno già uso dell’abbonamento. Tra gli obiettivi, quello di fidelizzare sempre più i clienti, incentivando la diffusione degli abbonamenti rispetto al titolo singolo.

Per quanto riguarda i servizi extraurbani, è previsto un allineamento delle tariffe di corsa semplice e di abbonamento a quelle dei servizi ferroviari, in vista di un’ulteriore integrazione tra i due sistemi.

In questo modo Bologna si pone in linea con l’impianto tariffario di altre città della Regione che, già da tempo, avevano portato il biglietto singolo a 1,50 euro: si tratta di Modena, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini. Il biglietto singolo, inoltre, è già di 1,50 euro in molti altri capoluogo di regione, a Firenze, Genova, Roma e Venezia mentre Torino è di 1,70 e a Milano, da lunedì 15 luglio, diventerà di 2 euro. Questa manovra contribuirà al sostenimento degli investimenti per l’integrazione tariffaria, oltre al previsto adeguamento all’inflazione.

Il Comune e la Città metropolitana porteranno in Giunta entro la pausa estiva, secondo quanto prevede l’art. 3, comma 3 del Contratto di servizio, e in conformità all’art. 4 del Regolamento 1370/2007/CE, la delibera per il conferimento all’Agenzia di mobilità SRM del mandato di proroga dell’attuale contratto di servizio con TPB avente per oggetto i servizi di trasporto pubblico locale, fino al 31 agosto 2024.

Il piano investimenti di Tper prevede, nel breve periodo, l’ingresso di nuovi mezzi ibridi e, nel lungo periodo, l’introduzione di mezzi ad alimentazione elettrica con sistema di ricarica “opportunity”. Il rinnovo del parco mezzi riguarda un totale di 243 veicoli con un investimento di 76,1 milioni. Nel prossimo triennio Tper concorderà con il Comune di Bologna 12,4 milioni di investimenti in infrastrutture e tecnologie, oltre agli otto milioni previsti per il progetto filoviario PIMBO.

Fonte: Comune di Bologna 

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